fbpx
Anno 1564: il primo libro sui Tartufi
19857
post-template-default,single,single-post,postid-19857,single-format-standard,theme-bridge,bridge-core-2.7.4,woocommerce-no-js,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,, vertical_menu_transparency vertical_menu_transparency_on,qode-title-hidden,vss_responsive_adv,vss_width_768,footer_responsive_adv,columns-3,qode-theme-ver-25.9,qode-theme-bridge,qode-wpml-enabled,wpb-js-composer js-comp-ver-6.6.0,vc_responsive

Anno 1564: il primo libro sui Tartufi

Curioso come il primo libro sul tartufo fu scritto da un grande falsario del 500: Alfonso Ceccarelli, che fu medico personale della sorella di Papa Giulio III.

Accusato di aver manomesso testamenti e genealogie nobiliari, documenti dell’imperatore e scritti del pontefice, fu a lungo torturato. Alla fine confessò e fu decapitato a Castel Sant’Angelo.
Alfonso aveva molti interessi, e si dilettava anche di astrologia, fabbricando oroscopi su misura per molte dame della nobiltà e del clero. Ma questo poliedrico personaggio era prima di tutto un medico che esercitò con riconosciuta capacità la professione in molte località dell’Umbria. Confessava di avere “un cervellaccio che cape molte cose” e infatti nutriva una grande curiosità per svariate discipline, dalle scienze naturali alla botanica, senza trascurare la numismatica e la storia. Scrisse il primo libro sui tartufi, Opusculum de tuberibus; il piccolo volume, pubblicato nel 1564 e suddiviso in 19 capitoli, è il primo libro che affronta l’argomento dei tartufi in modo scientifico, dal nome all’aspetto, dalla nascita alla riproduzione, dalla semina agli aneddoti, fino agli abbinamenti alimentari.

No Comments

Post A Comment

Shopping cart0
There are no products in the cart!
Continua a fare acquisti
0