fbpx
Il senso del tartufo. Ne servono tre per riconoscerlo
19214
post-template-default,single,single-post,postid-19214,single-format-standard,theme-bridge,bridge-core-2.7.4,woocommerce-no-js,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,, vertical_menu_transparency vertical_menu_transparency_on,qode-title-hidden,vss_responsive_adv,vss_width_768,footer_responsive_adv,columns-3,qode-theme-ver-25.9,qode-theme-bridge,qode-wpml-enabled,wpb-js-composer js-comp-ver-6.6.0,vc_responsive

Il senso del tartufo. Ne servono tre per riconoscerlo

Dei nostri cinque sensi ne dobbiamo usare ben tre solo per riconoscere e valutare la qualità del tartufo, ad ennesima conferma della naturale eccezionalità del nostro ingrediente principale. Abbiamo bisogno di vista, tatto e olfatto.
 
Innanzi tutto un tartufo deve essere ben pulito perchè i residui di terra non ne coprano i difetti. L’integrità è fondamentale, ma non solo da un punto di vista puramente estetico. Un tartufo integro, infatti, si deteriorerà molto più lentamente.
 
Al tatto deve essere turgido e compatto ma mantenere una lievissima elasticità, mentre il profumo è percepibile solo al momento della maturazione, e sarà costituito da un ventaglio di sensazioni semplici e di intensità ed ampiezza variabile.

L’aroma è, inutile ricordarlo, la sua forza principale. Nella sua composizione aromatica possono essere riconosciuti i seguenti descrittori: fermentato, fungo, miele, fieno, aglio, spezie.

No Comments

Post A Comment

Shopping cart0
There are no products in the cart!
Continua a fare acquisti
0