fbpx
Il Tartufo in casa: dal talamo alla cucina
19808
post-template-default,single,single-post,postid-19808,single-format-standard,theme-bridge,bridge-core-2.7.4,woocommerce-no-js,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,, vertical_menu_transparency vertical_menu_transparency_on,qode-title-hidden,vss_responsive_adv,vss_width_768,footer_responsive_adv,columns-3,qode-theme-ver-25.9,qode-theme-bridge,qode-wpml-enabled,wpb-js-composer js-comp-ver-6.6.0,vc_responsive

Il Tartufo in casa: dal talamo alla cucina

Abbiamo imparato a conoscere molto più da vicino il tartufo, e da sempre più fonti sappiamo che può essere apprezzato non solo in cucina. Ad esempio per Castore Durante, famoso botanico del Cinquecento, potevano stimolare altri tipi di appetiti proprio perché “hanno sapore di carne”. Secondo lui, addirittura, avevano sessi diversi: i neri erano maschi e i bianchi femmine.

Proponeva anche di usarli come deodorante e metterli “nelle cassapanche per dare ai vestiti il loro non ingrato odore”. E consigliava di cuocerli “in teglia con sale, pepe, olio e succo d’arancio” oppure, dopo averli lavati bene con il vino, di scaldarli “sotto la cenere”. Raccomandava anche che “si facciano bollire in brodi grassi con cannella, e appresso si beva buon vino e puro”.

No Comments

Post A Comment

Shopping cart0
There are no products in the cart!
Continua a fare acquisti
0