
18 Lug Il Tartufo profuma anche di mito (anche i greci mangiano tartufi)
Sappiamo bene che l’arma migliore del tartufo è il suo profumo, che dalle profondità invisibili arriva ad estasiare l’olfatto degli animali che ci aiutano a trovarlo, o, ahinoi, se ne nutrono.
Il tartufo ha una lunga ed affascinante storia che si mescola inevitabilmente ad un altro profumo: quello del mito.
Greci e romani lo conoscevano. E lo amavano. E lo chiamavano “tartùfro”. L’Italia è infatti da 30 secoli terra di tartufi, fin dagli “ombrikoi”, gli uomini che sopravvissero al diluvio e chiamati così dai greci.
I romani invece, che pur ne erano ghiottissimi, ricercavano soprattutto il meno pregiato, che arrivava dalla Libia, non essendo a conoscenza dei giacimenti straordinari presenti nella loro stessa terra. Plinio scriveva: “cresce isolato e circondato di sola terra, la secca, sabbiosa e fruttifera terra della lodatissima Africa”
Giovenale li amava a tal punto da affermare che “era preferibile che mancasse il grano piuttosto che i tartufi”.
Un amore che arriva fino ad oggi, quando fortunatamente siamo ben consci del tesoro che giace a pochi passi da noi. Venite a condividere il bottino in uno dei nostri ristoranti e prenotate subito il vostro tavolo!
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