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Tartufo (in) Bianco? Lucrezia Borgia e l’amore per il tartufo
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Tartufo (in) Bianco? Lucrezia Borgia e l’amore per il tartufo

Il tartufo è noto anche per le sue proprietà afrodisiache, e si dice che Lucrezia Borgia lo amasse particolarmente. La storia la ricorda come una irresistibile seduttrice. Forse non era così bella. Morì a meno di 40 anni, dopo otto parti ed una vita ricca di colpi di scena. Ma la sua passione per i preziosi tuberi contribuì ad alimentare la leggenda erotica del nobile fungo. Pare che i sudditi di Spoleto la accolsero nella Rocca di Albornoz con un pranzo memorabile, di 14 portate quasi tutte a base di tartufo. E così, per i ricchi dell’epoca, il tartufo diventò in fretta un vero “status symbol”. L’idea aveva valenza scientifica dalle parole di Platina: “È un eccitante della lussuria. Perciò è servito frequentemente nei pruriginosi banchetti di uomini ricchi e raffinatissimi che desiderano essere meglio preparati ai piaceri di Venere”. 

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